La Via del Carpina

La Valle del Carpina è un bacino idrografico di 190 kmq fra l’Alto corso del fiume Tevere e la dorsale dell’ Appennino Umbro-Marchigiano. Il torrente Carpina ed i suoi affluenti disegnano un territorio suggestivo e selvaggio, con aspre colline e tortuose vallate ricoperte da fitti boschi di Cerro e Roverella, che per gran parte vanno a costituire la Foresta demaniale di Pietralunga-Bocca Serriola, uno tra i più vasti e meglio conservati complessi boschivi collinari del nostro paese (tutelato dalla Regione Umbria con 2 aree S.I.C. e 2 Oasi di Protezione della Fauna: qui regnano incontrastati il lupo appenninico e lo sparviero, capofila di una catena alimentare lunga ed articolata). 

 La Valle del Carpina è attraversata da due sentieri di rilievo nazionale:

- Percorso Francescano, che nel tratto Città di Castello – Pietralunga – Gubbio taglia a metà la valle;

- Sentiero Italia, che nel tratto Bocca Serriola – Acquapartita corre lungo lo spartiacque settentrionale.

I Comuni di Montone e Pietralunga, il cui territorio coincide quasi integralmente con quello della valle, hanno progettato un itinerario naturalistico, denominato Via del Carpina, per illustrare al meglio le emergenze botaniche, faunistiche ed architettoniche della valle; tale percorso ha come punti di partenza e arrivo i 2 borghi di Pietralunga e Montone, ed è articolato in due sentieri ad anello ("Anello di Castelfranco" e "Anello di Rocca d'Aries") collegati fra loro da un sentiero lineare ("La Via dei Mulini").

Un’area di particolare interesse naturalistico incastonata fra l’Alta Valle del Tevere e la dorsale appenninica Umbro-Marchigiana.

Si tratta di un bacino idrografico di 190 kmq dove il torrente Carpina ed i suoi affluenti determinano un susseguirsi di colline che in prossimità dello spartiacque si scompaginano in tortuose vallate, dando vita ad un territorio senza tempo, suggestivo, selvaggio e fitto di boschi.

I torrenti Carpina e Carpinella si snodano lungo strette valli e durante i mesi estivi spesso sono in secca mentre nella stagione umida le portate sono alte e si possono verificare piene di particolare violenza.

All'interno della Valle del Carpina si trovano 2 importanti zone di interesse comunitario e ad alta naturalità  e sono tutelate come aree protette per la salvaguardia di specifici habitat: i Boschi di Pietralunga e i Boschi dei Monti Rosso e Sodolango.

Inoltre, all'interno della Foresta demaniale, la Provincia di Perugia ha individuato 2 oasi di protezione della fauna: l'Oasi di Varrea e l'Oasi di Candeleto.

Il percorso "La via del Carpina"

La "Via del Carpina" è un sentiero naturalistico-ambientale che collega i Comuni di Pietralunga e Montone attraversando zone paesaggistiche di pregio, abbraccia la Valle del Carpina e possiede una valenza sia di tipo ambientale che storico. Il percorso costeggia infatti per un buon tratto il torrente Carpina permettendo di immergersi in cascate, fonti, ponticelli di legno e consente di riscoprire i caratteristici Mulini del luogo.

Un tempo infatti l'attività molitoria era fiorente nel territorio tra Pietralunga e Montone, oggi tuttavia non solo è scomparsa ma anche gli stessi edifici che un tempo ospitavano gli opifici idraulici stanno venendo meno. Dei 17 mulini del 1952, oggi ne rimangono solo 4-5 e a fare da cornice a simili meraviglie ci sono un complesso di alberi ed arbusti che differisce da quelli che popolano i boschi collinari e danno una carattere incantevole e suggestivo all'intera vallata.

E' sufficiente raggiungere un punto qualsiasi di questo percorso tortuoso, per trovarsi di fronte ad uno scenario magico: riflessi dorati sulle piscine naturali di Piandotto, spruzzi d'acqua tra le cascatelle in serie di Col di Pinzo, all'ombra del vecchio molino avvolto da un manto compatto di edera, fonti, angoli che trasudano storia lungo le strette valli dei molini Maccherone e Mandrelle.

Mappa La Via del Carpina